Aziende senza soldi
Di seguito trovate il link per scaricare la risposta alla lettera di un lettore pubblicata nel quotidiano Libero il giorno martedì 12 aprile 2011, intitolata: Aziende senza soldi
Di seguito trovate il link per scaricare la risposta alla lettera di un lettore pubblicata nel quotidiano Libero il giorno martedì 12 aprile 2011, intitolata: Aziende senza soldi
Purtroppo i problemi delle imprese sono amplificati dagli eccessi degli obblighi burocratici dovuti al recepimento di direttive CE che in questi ultimi due anni hanno moltiplicato gli adempimenti obbligatori per le aziende (es. registrazioni della tracciabilità, verifica del rischio da stress….ecc..ecc..).
Tutti questi adempimenti, per come sono congegnati, creano solo montagne di carta, e costi per parcelle di
professionisti che compilano la carta. Questi costi entrano a far parte di un PIL che non è effettivo perchè non si riferisce a beni o servizi effettivi prodotti.
Aggiungo che buona parte dei funzionari pubblici spesso hanno compiti che si sovrappongono a quelli di altri (esempio, in materia di ambiente, le guardie provinciali hanno in gran parte gli stessi compiti delle guardie forestati e dei funzionari delle Regioni per l’ambiente)
Inoltre accade spesso che ogni ente ha un’interpretazione diversa della medesima norma che genera contestazioni e contenziosi per cavilli formali che spessissimo sono inutili e si risolverebbero con il semplice buon senso.
Tutto questo si traduce in perdite di tempo per le imprese, e quindi costi aggiuntivi.
Ne consegue che ormai il 30% della popolazione è dedito al lavoro e l’altro 70% è dedito a rallentare e creare ostacoli a chi lavora…e non è una battuta……
Va anche detto che le imprese straniere, in particolare cinesi, hanno costi inferiori perchè se ne fregano degli adempimenti, in quanto hanno la “forza immensa del nullatenente”, …già….che sanzione può essere comminata a chi in Italia non ha nulla da perdere e che trasferisce i propri guadagni nel proprio paese di origine, mano a mano che li produce…?
Da quanto sopra, ne consegue che gli eccessivi adempimenti burocratici imposti alle aziende contribuiscono a distruggere le piccole imprese italiane dando un grande vantaggio competitivo agli imprenditori extracomunitari.
E aggiungiamo che mentre gli adempimenti sono obbligatori per le aziende, che devono rispettare le scadenze in modo preciso, altrettanta precisione non viene adottata dalla pubblica amministrazione, …..quando si devono recuperare crediti e ci si rivolge al tribunale…..sappiamo come va a finire e non parliamo di eventuali procedimenti amministrativi che dipendono dai Comuni , dalle Province e dalle Regioni….in questo caso si diventa
“sudditi” senza diritto di protesta
Egr.Avv. Matteo Mion,
La ringrazio per la sua risposta del 12/04/2011.
Non mi trova d’accordo su due punti e precisamente:
Lei afferma che i lavoratori stranieri lavorano a quei ritmi perchè hanno più fame di noi, non è così, lavorano
a quei ritmi perchè rispondono alle regole che si dettano senza rispettare quelle che ci sono già nel paese
che li ospita e che li sfama, non hanno niente da perdere anzi, e lo dichiarano tranquillamente.
La seconda è la conseguenza della prima cioè hanno drogato il mercato, hanno imposto la loro politica dei
prezzi bassi e tanta” scadente” produzione(vedi orari e modo di lavoro) senza però la ” Qualità” , “Sicurezza”
sopratutto questa tanto declamata dalle ns. Istituzioni/sindacati. Se analizziamo gli ultimi 5/6 anni si evidenzia quante ns. piccole imprese hanno chiuso e/o si sono trasformate nel ciclo di PRODUZIONE.
IO NON TEMO LA CONCORRENZA DELLA M.O. STRANIERA :
I° Non è CONCORRENZA , la concorrenza tiene conto del costo +spese generali+utile impresa, loro non
applicano questi criteri, prendono 13/15€ all’ora, punto e basta.
Nel ns. settore (stradale) il costo vivo della M.O. è di 23,50€/ho+ spese generali + utile impresa, E’ evidente
la SCORRETTEZZA della M.O. Straniera, questa non è la “CONCORRENZA”.
II° la SICUREZZA nei posti di lavoro, per noi oramai è parte integrante di qualsiasi lavoro con quanto ne consegue, per loro è fantascienza(menefreghismo), basta fermarsi qualche minuto ed osservare il lavoro
come lo svolgono, tutto quà.
III° La QUALITA’ e la Garanzia del lavoro, almeno per me è cosa acquisita nel ns. modo di lavorare, loro in-
vece devono correre e basta, che duri 1 giorno in più di quando sono pagati poi……….il nulla.
Noi siamo qui anche dopo anni a rispondere , siamo responsabili, loro …………il nulla.
Se tutto questo è concorrenza. Di fatto non temo la CONCORRENZA ma la scorrettezza/slealtà ed il non
rispetto delle Regole che valgono per tutti.
Cordiali saluti ed un augurio di buon lavoro. Loris Lazzarin