COSÌ MONTI HA USATO GLI ASSICURATI PER INGRASSARE LE AGENZIE
Di seguito trovate il link per scaricare l’articolo pubblicato nel quotidiano Libero in data venerdì 29 marzo 2013, intitolato “Così Monti ha usato gli assicurati per ingrassare le agenzie”.
COSÌ MONTI HA USATO GLI ASSICURATI PER INGRASSARE LE AGENZIE
Egregio signor Mion, ho letto con interesse le tesi da Lei espresse nell’articolo. Lei parte da premesse di evidenza ( calano gli incidenti e le micro permanenti sono meno risarcite , ergo ci si attende risparmi per gli utenti) per giungere però a conclusioni che non condivido.
Premetto che l’intervento del governo Monti in tema di concorrenza RCA è una delle poche riforme quasi unanimemente riconosciute come positive : solo ANIA – e non poteva essere altrimenti – è critica laddove si disegna, in una parte del provvedimento, una figura di intermediario svincolato potenzialmente dal monomandato e quindi libero di svolgere quel ruolo indispensabile di consulente per il cliente che Lei riconosce fortemente penalizzato ( ma allora perchè critica il provvedimento Monti ?). E’ per tale motivo che la ricostruzione di una mondo fatto di agenti prezzolati , pronti a svendere il rapporto di fiducia con il loro Cliente pur di guadagnare premi o maggiori provvigioni legate ad un miglior rapporto S\P , non risponde assolutamente al vero. Lavoro in questo settore da generazioni e Le posso assicurare ( il verbo è scelto ad hoc) che mi sono sempre battuto per gli interessi dei miei Clienti. Così posso testimoniare per i tanti Colleghi professionisti che ho avuto il piacere di conoscere nella mia carriera. I modelli distributivi da Lei citati , nati ante decreto Crescita 2.0, sono , secondo me , sostanzialmente superati dallo stesso : da oggi spero si affermerà, con i tempi e la gradualità tipiche di un mercato ancora arretrato come il nostro, una realtà ove da una parte ci sarà una offerta assicurativa delle compagnie che dovrà, rimettendosi in gioco , competere sempre più sulla innovazione e sulla qualità dei prodotti e sul livello del servizio per convincere la grande platea dei potenziali assicurati . Agli intermediari l’onere di filtrare domanda ed offerta per trovare, in modo sempre più indipendente, il miglior mix a favore del Cliente. La sana competizione, fino ad oggi poco presente, che ne deriverà sarà di beneficio per tutti. Il rapporto S\P così cruciale per le compagnie potrà anche migliorare così come la massa globale delle provvigioni intermediate , ma ciò per effetto di una crescita sana del mercato, non grazie a sistemi provvigionali come quelli da Lei citati che cercano di risollevare , in modo distortamente originale ( cioè coinvolgendo impropriamente gli intermediari nel rischio d’impresa tipico delle compagnie) le modeste distinte provvigionali degli agenti di oggi( vedasi aliquote medie RCA di mercato).
Distinti saluti.